Progetti in corso

Fondazione Tes sviluppa progetti di ricerca legati alla medicina rigenerativa e l’ingegneria tissutale, cioè alla costruzione di organi e tessuti in laboratorio, con lo scopo di bypassare le lunghe liste d’attesa dovute alla carenza di donatori di organi che sono la realtà negativa nel campo dei trapianti di organo.

Fondazione Tes sviluppa progetti di ricerca in collaborazione con l’Università di Padova Avis Regionale Veneto ha ottenuto risultati rilevanti, come la partecipazione al primo trapianto di trachea ingegnerizzata eseguito a Barcellona nel 2008.

Sono 7 i progetti di ricerca attualmente in corso:

1) Realizzazione nuovo materiale sintetico per protesi per ingegneria tessutale

La realizzazione e lo studio di un nuovo materiale sintetico a base di alcol polivinilico (PVA ossidato), idoneo per l’allestimento di protesi per l’ingegneria tessutale. Considerato il suo carattere di innovatività, per il biomateriale è stato depositato un brevetto presso l’Università degli Studi di Padova e i dati sperimentali ottenuti dallo studio sono stati pubblicati nella prestigiosa rivista scientifica Journal of Tissue Engineering and Regenerative Medicine. Potrà essere utilizzato per la ricostruzione dei tessuti danneggiati attraverso l’applicazione di cellule staminali. Attualmente la ricerca è in fase applicativa.


2) Studio per la costruzione di protesi autologhe per la riparazione dei danni cartilaginei articolati dei pazienti emofilici

Un altro importante risultato è stato raggiunto nell’ambito della collaborazione con l’ULSS 8 e, in particolare, con il Centro per l’Emofilia dell’Ospedale di Castelfranco Veneto. Per la prima volta sono state studiate le cellule isolate dalla cartilagine di pazienti emofilici; in particolare, si è dimostrato che esse potenzialmente potrebbero essere utilizzate in combinazione con un particolare biomateriale prodotto presso l’Università di Padova, per costruire delle protesi autologhe utili per riparare danni precoci della cartilagine articolare di questi ammalati. I dati sperimentali ottenuti dallo studio sono stati pubblicati nella rivista scientifica internazionale Cell and Tissue Research. Il progetto di ricerca è in corso;


3) Terapia con cellule staminali per il trattamento dell’emofilia

Sempre in collaborazione con il Centro per l’Emofilia dell’Ospedale di Castelfranco Veneto, si sta sviluppando un secondo progetto che prevede lo studio di una terapia con cellule staminali come alternativa alle strategie attuali per il trattamento dell’emofilia, una grave malattia emorragica ereditaria. Le cellule testate sono cellule staminali mesenchimali provenienti da tessuto adiposo. Queste potrebbero essere trapiantate nel fegato del paziente ed essere stimolate a produrre il fattore della coagulazione mancante (Fattore VIII). Sulla base dei risultati preliminari ottenuti, queste cellule, adeguatamente stimolate con proteine specifiche, hanno dimostrato un’attivazione del gene responsabile della produzione del Fattore VIII. Il progetto di ricerca in corso;


4) Studio sulle membrane leuco-fibro-piastriniche per la cura dei danni cartilaginei articolari

In collaborazione con il Servizio Trasfusionale dell’ULSS 1 di Belluno, è stato avviato lo studio di emocomponenti chiamati membrane leuco-fibrino-piastriniche, un materiale prodotto dalla separazione del sangue autologo. I dati sperimentali raccolti suggeriscono le grandi potenzialità rigenerative di queste membrane in termini di proprietà strutturali/meccaniche, rilascio di proteine terapeutiche e contenuto di cellule con caratteristiche staminali, nonché la capacità di biodegradare nel tempo per lasciare spazio al nuovo tessuto sano rigenerato. Questi risultati sono stati presentati ad un Congresso internazionale a Dublino con grande riscontro da parte della comunità scientifica. Le membrane leuco-fibro-piastriniche possono essere utilizzate nella cura dei danni provocati alle cartilagini articolari. Lo sviluppo della ricerca è in corso ma le membrane sono già utilizzate in ortopedia;


5) Trattamento della sindrome pediatrica da intestino corto

In collaborazione con l’Istituto di Anatomia Umana e con la Chirurgia Pediatrica dell’Università degli Studi di Padova partecipiamo alla ricerca per la realizzazione di un sostituto tessutale potenzialmente utile nel trattamento della Sindrome dell’intestino corto, una forma di malassorbimento che può essere di tipo congenito o acquisito. Si è realizzata una struttura di sostegno (scaffold) costituita da una porzione sintetica (alcol polivinilico da noi brevettato) e una naturale (matrice intestinale), che si è dimostrata idonea nel sostenere l’adesione e la crescita di cellule staminali mesenchimali da midollo osseo che potrebbero così ricreare la mucosa intestinale. A breve sarà possibile valutare questo sostituto ingegnerizzato in un modello animale adeguato. La ricerca è in corso;


6) Studio di protesi ingegnerizzate per rigenerazione di nervi periferici lesionati


In collaborazione con l’Istituto di Anatomia Umana dell’Università degli Studi di Padova, sono state realizzate delle protesi ingegnerizzate per la rigenerazione di nervi periferici lesionati a causa di patologie o traumi con conseguente paresi o paralisi degli arti. I risultati ottenuti con lo studio in modelli animali di danno al nervo sciatico hanno dimostrato la capacità di queste protesi di rigenerare il tessuto nervoso lesionato. La ricerca è in via di conclusione con la prospettiva di brevettare le protesi realizzate;


7) Caratterizzazione di cellule staminali multipotenti nel sangue periferico

Particolare rilievo riteniamo debba essere attribuito ad uno studio dei nostri ricercatori dell’Università di Padova, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nanomedicine nel 2016, che ha dimostrato la possibilità di ottenere cellule nervose mature a partire da cellule staminali circolanti nel sangue periferico umano. E’ stato così raggiunto uno degli obiettivi più importanti per Fondazione Tes  e Avis: riuscire a caratterizzare e trovare nel sangue periferico delle popolazioni di cellule staminali multipotenti. Un dato non scontato raggiunto dopo 13 anni dalla prima intuizione.

8) Progetto Rhapsody
7) Caratterizzazione di cellule staminali multipotenti nel sangue periferico   Particolare rilievo riteniamo debba essere attribuito ad uno studio dei nostri ricercatori dell’Università di Padova, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nanomedicine nel 2016, che ha dimostrato la possibilità di ottenere cellule nervose mature a partire da cellule staminali circolanti nel sangue periferico umano. E’ stato così raggiunto uno degli obiettivi più importanti per Fondazione Tes  e Avis: riuscire a caratterizzare e trovare nel sangue periferico delle popolazioni di cellule staminali multipotenti. Un dato non scontato raggiunto dopo 13 anni dalla prima intuizione.

Grazie al fondamentale sostegno economico di Fondazione T.E.S. e Avis Provinciale Treviso è stato possibile mettere a disposizione di questa ricerca una tecnologia estremamente avanzata per lo studio di popolazioni cellulari ematiche e non: la tecnologia Rhapsody. Si tratta di uno strumento che permette di studiare contemporaneamente sia le proteine di superficie, che l’insieme dei geni espressi da linfociti NK e monociti, in un approccio definito “multi-omico”. Leggi tutto l’articolo sul Progetto Rhapsody.