S100B as a new fecal biomarker of inflammatory bowel diseases

Di Liddo R, Piccione M, Schrenk S, Dal Magro C, Cosma C, Padoan A, Contran N, Scapellato ML, Pagetta A, Romano Spica V, Conconi MT, Parnigotto PP, D’Incà R, Michetti F.

Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2020; 24(1): 323-332.

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Obiettivo: è stato dimostrato che le proteine ​​S100 esercitano un ruolo protettivo nel tratto gastrointestinale. Nel presente studio, abbiamo studiato se la proteina S100B, che è tipicamente espressa dalle cellule enterogliali, è rilevabile nelle feci e potrebbe essere un utile indicatore non invasivo di infiammazione cronica intestinale.

Pazienti e metodi: questo studio prospettico clinico ha incluso n . 48 pazienti affetti da morbo di Crohn (MC) o colite ulcerosa (UC) e controlli non IBD. L’attività clinica della malattia è stata valutata utilizzando Harvey-Bradshaw o Mayo Score Index mentre la diagnosi di IBD è stata definita sulla base di criteri endoscopici e istologici standard. S100B e calprotectina sono stati estratti e analizzati utilizzando kit commerciali ELISA (test immunoassorbenti legati agli enzimi).

Risultati: a differenza della calprotectina, l’S100B era significativamente diminuito sia in MC che in CU rispetto ai pazienti non IBD. Le alterazioni quantitative più forti di S100B sono state rilevate in concomitanza con segni di malattia attiva o quiescente, inclusa espressione alta / normale di calprotectina fecale, danno / criptite della mucosa, deplezione della mucina e infiltrato infiammatorio, come definito dalla valutazione endoscopica e dall’analisi istologica. All’esordio della malattia e in assenza di terapia a base di Infliximab, il valore più basso è stato rilevato suggerendo che S100B nelle feci potrebbe avere un potenziale valore diagnostico per IBD.

Conclusioni: il test per S100B e calprotectina potrebbe essere un utile strumento di screening per prevedere meglio l’attività IBD.